La valutazione del rischio da sovraccarico biomeccanico nella movimentazione manuale dei carichi attraverso il Metodo Variabile ha il grande vantaggio di permettere una compilazione in tempi molto brevi ma, in alcuni casi, comporta approssimazioni non accettabili dell’indice di rischio.
Nello specifico, possono verificarsi delle condizioni in cui il rischio è sovrastimato in modo NON ACCETTABILE e, quindi, si incorre in un vero e proprio ERRORE di valutazione che potrebbe richiedere interventi di sorveglianza sanitaria non necessari o esporre il Datore di Lavoro a sanzioni per errata valutazione del rischio. A tale proposito, è stata proposta una diversa formulazione della metodologia di calcolo che prende il nome di Variabile ad Alta Precisione.
L’errore di sovrastima che si può commettere utilizzando il metodo VLI classico deriva dalla impossibilità di definire separatamente le geometrie per la distanza orizzontale per le 5 classi di massa che sono state determinate dal raggruppamento delle masse degli oggetti sollevati.
La metodologia NIOSH Variabile ad Alta Precisione contempla tutti i passaggi della metodologia NIOSH Variabile Classica, ma prevede una assegnazione differenziata per categoria di massa della area di Distanza Orizzontale. In pratica, ciascuna categoria di massa avrà assegnata l’area di distanza orizzontale separatamente dalle altre. In questo modo, si eviterà di considerare nel calcolo VLI le movimentazioni che non sono presenti per una determinata categoria di massa, ma che sono relative ad altre categorie di massa. Questo comporterà un valore dell’indice NIOSH Variabile ad Alta Precisione che risulterà più aderente alla realtà.
Sulla base della metodologia precedentemente presentata, seguendo la procedura descritta sarà possibile:
Anche il Metodo NIOSH Variabile ad Alta Precisione deve essere utilizzato quando si hanno PIU DI 12 SUB COMPITI in una attività di movimentazione.
Adottando la procedura illustrata precedentemente, possiamo analizzare uno scenario definito da un “compito di sollevamento variabile”, usando l'Equazione per il Sollevamento tradizionale, e produrre così fino a 30 differenti Indici di Sollevamento (LI), per 30 diversi subtasks (5 categorie di peso X 2 Dislocazioni Verticali X 3 le Aree Orizzontali X 1 condizione di Asimmetria). Per ognuno di questi subtasks così come per il compito “variabile” complessivo, è valutata anche la specifica frequenza di sollevamento.
30 LI (uno per subtasks corrispondente) sono comunque considerati un numero eccessivo, (specialmente in considerazione delle frequenze individuali di sollevamento), per applicare correttamente l'Indice di Sollevamento Composito "tradizionale" (CLI) (Waters et al, 1994).
Quindi, eccetto nel caso della presenza di non più di 10 “subtasks” (e 10 LI corrispondenti), è consigliabile procedere ad un'altra "aggregazione", raggruppando i possibili 30 LI in 6 “categorie di LI”.
In particolare per generare queste 6 categorie di LI, è calcolato il FILI (l'Indice Sollevamento Indipendendet dalla Frequenza), per ognuno dei possibili 30 “subtasks” preventivamente determinati.
Fra tutti i valori di FILI, sono determinati i valori del 10°, 25°, 50°, 75° e 90° percentile; questa “chiave di determinazione” utilizzando i percentili, tiene in considerazione la variabilità dei risultati ottenuti, e determina i limiti di aggregazione dei “subtasks” nelle 6 categorie "di LI”. Conseguentemente è determinata anche la frequenza cumulata di sollevamento per ognuna di queste 6 categorie di LI.
A questo punto è possibile calcolare, per ognuna di quelle 6 nuove categorie di "LI", il loro rispettivo FILI (compito singolo di sollevamento inlavoratore dalla frequenza) e STLI (compito singolo di sollevamento considerando la frequenza).
L'Indice di Sollevamento (IS) del Variable Lifting Index ad Alta Precisione non tiene conto di un singolo sollevamento, ma della complessità delle movimentazioni effettuate.
Indice NIOSH Variabile ad Alta Precisione - Valutazione del Rischio | |
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L'indice di rischio è minore di 0,85 AREA VERDE |
La situazione è accettabile e non è richiesto alcuno specifico intervento |
L'indice di rischio è compreso tra 0,85 e 1,00 AREA GIALLA |
La situazione si avvicina ai limiti, una quota della popolazione (stimabile tra l'11% e il 20% di ciascun sottogruppo di sesso ed età) può, essere non protetta e pertanto occorrono cautele, anche se non è necessario un intervento immediato. Attivare la formazione e la sorveglianza sanitaria dei personale addetto. Laddove ciò, sia possibile, è preferibile procedere a ridurre ulteriormente il rischio con interventi strutturali ed organizzativi per rientrare nell'area verde. |
L'indice di rischio è maggiore o uguale ad 1,00 AREA ROSSA |
La situazione può, comportare un rischio per quote rilevanti di soggetti e pertanto richiede un intervento di prevenzione primaria. Il rischio è tanto più elevato quanto maggiore è l'indice e con tale criterio dovrebbe essere programmata la priorità degli interventi di bonifica. |
L'indice di rischio è maggiore di 3,00 AREA VIOLA |
Per situazioni con indice maggiore di 3 vi è necessità di un intervento immediato di prevenzione; l'intervento è comunque necessario e non a lungo procastinabile anche con indici compresi tra 1,00 e 3,00. |